Cultura | Conversazioni

Un giorno in fattoria con Isabella e Roberto Rossellini

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Oliver Peoples ha incontrato Isabella e Roberto Rossellini a Brookhaven, New York, per parlare dei loro nuovi progetti, della vita in fattoria e dell'importanza della famiglia, dello stile e del mantenere sempre viva la curiosità.

Isabella Rossellini non è mai stata tipo da rimanere seduta a guardare, né da rimanere seduta in generale, a dirla tutta. Figlia dell’attrice svedese Ingrid Bergman e del regista italiano Roberto Rossellini, Isabella, come pochi altri della sua generazione, ha infiammato i cuori di tutto il mondo dagli schermi cinematografici, dai palchi più importanti e da infinite copertine di Vogue. Dopo 30 anni passati sotto i riflettori, tuttavia, ha deciso di lasciare a briglia sciolta la sua curiosità innata e, realizzando quello che è anche stato il suo sogno di bambina, ha tracciato una nuova, eccitante rotta per sé e la sua famiglia.
Oggi, Isabella cerca una vita fatta di piaceri più semplici insieme ai figli, la food writer e food editor Elettra Wiedemann e il fotografo e modello Roberto Rossellini Jr., nella loro fattoria di Brookhaven, una tenuta di oltre 11 ettari a Long Island, New York. In questo luogo, i tre non solo coltivano i prodotti della terra e allevano polli, tacchini, pecore e capre, oltre a innumerevoli cani di razze diverse, ma esplorano anche nuove modalità creative di vivere e imparare.

Isabella Rossellini sunglasses

Esiste al mondo un modo più chic di guidare il trattore?

Isabella, tu che hai passato gran parte della tua vita adulta nelle grandi città e nello showbiz, come hai vissuto l’impatto con la vita in fattoria?

È stato un grandissimo cambiamento, ovviamente. Ma non è stato così drammatico come si potrebbe pensare. Abbiamo lasciato New York per il bene di Roberto. In città stava avendo delle difficoltà e all’improvviso un giorno è tornato da scuola dicendo di volersi trasferire in campagna. Mi ha colto completamente di sorpresa. Così abbiamo finito per trasferirci a Brookhaven, dove Roberto ha frequentato la high school, prima di tornare nuovamente in città. Mi è sempre piaciuto passare del tempo in campagna e devo ammettere che la vita in fattoria mi è piaciuta molto più di quanto io stessa mi aspettassi.

Roberto, pensi mai di voler tornare a vivere in fattoria ora che ti sei trasferito stabilmente a New York?

Se non fosse per il lavoro, ci tornerei subito. Crescere qui, con mia madre, circondato ogni giorno dalla natura e dagli animali, ha avuto un impatto fondamentale per me. Mi ha insegnato moltissimo in termini di autosufficienza e mi ha fatto capire che noi esseri umani non siamo affatto separati dalla natura, ne siamo invece una parte essenziale. Lo stile di vita più semplice di qui mi appaga ancora moltissimo e, una volta a New York, non vedo mai l’ora di tornare in mezzo agli animali e sentire la connessione profonda con la natura.

“La vita in campagna è piena di occasioni di imparare qualcosa. Permette di alimentare la propria curiosità e sete di avventura proprio nel senso di andare alla ricerca di qualcosa invece di rilassarsi restando a guardare. Per quello basta stare a casa.”

Isabella Rossellini

Bg Isabella and Roberto
The Farm Brookhaven

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Sei cresciuta anche tu a due passi dalla campagna, Isabella?

Assolutamente sì. Sono cresciuta in Italia, vicina a moltissime fattorie. Chi vive in Europa, dove la separazione tra città e campagna non è così netta come in molte zone degli Stati Uniti, può avere il meglio dei due mondi senza dover fare lunghi viaggi, e così è stato anche per me.

Negli ultimi anni, sei tornata sui banchi di scuola per studiare il comportamento animale e non molto tempo fa hai conseguito una laurea in etologia. Dev’essere esaltante poter vivere dei propri studi.

Gli animali e il loro comportamento mi hanno sempre affascinato, fin da bambina. Da giovane, però, non solo ero una pessima studentessa con pochissima fiducia nelle proprie capacità intellettive, ma la materia stessa non esisteva nei termini di oggi. Quando mi sono trasferita alla fattoria ho deciso che era il momento di darmi una seconda possibilità. E sì, vivere in fattoria e contemporaneamente studiare il comportamento animale è stato davvero di grande aiuto.

Isabella Netta and Roberto Emet

Isabella indossa i Netta e Roberto gli Emet con lenti custom délavé verdi.

Isabella Coliena and Roberto Kosa

Isabella indossa i Coliena e Roberto i Kosa.

Raccontaci qualcosa in più sul tuo lavoro in fattoria.

Molto di quello che facciamo in fattoria si riconduce al favorire e preservare la biodiversità degli animali e delle coltivazioni. Siamo una fattoria piccola con impostazione biologica, e infatti cresciamo razze rare di polli ma anche varietà poco diffuse di spinaci e asparagi ad esempio. Tra le altre cose, poi, collaboriamo con la Livestock Conservancy, un'organizzazione no profit che opera per salvare dall’estinzione le specie rare di bestiame e pollame.

In che modo queste esperienze in fattoria si collegano al tuo ultimo spettacolo itinerante “Link Link Circus”?

Lo spettacolo attinge a quello che ho imparato dell’etologia animale all’Hunter College e nasce per il semplice fatto che, essendo attrice, non riesco a non incanalare le mie conoscenze nuove in una narrativa da condividere con gli altri. Lo spettacolo è un modo per me divertente di portare alla luce ciò che più mi ha sorpreso e divertito durante i miei studi universitari. È un po’ come un circo nel quale, invece di mostrare il dominio dell’uomo sugli animali, vi racconto quello che ho imparato io stessa e spiego che anche gli animali sono esseri senzienti e pensanti.

Roberto qual è il miglior consiglio che hai mai ricevuto da tua madre?

A parte lo spingermi a non mollare mai, costi quel che costi, mia madre mi ha davvero ispirato a sviluppare il mio stile personale. Mi ha spinto a portare un gradino più in altro la sua eleganza classica e discreta, ad essere più audace nel vestire e nel modo di presentarmi alle altre persone. Come fotografo, cerco di fare lo stesso nei confronti degli afroamericani, soprattutto i rapper, di dargli una voce e aiutarli a definire il proprio stile al di là di tutti i giudizi e pregiudizi che spesso devono subire.

Isabella and Roberto

Un momento della nostra intervista con Isabella e Roberto.

Puoi parlarci un po’ di più di questo tuo approccio alla fotografia?

Dal primo istante in cui ho preso in mano una macchina fotografica durante la high school, ho sempre sentito l’urgenza di scavare più a fondo e catturare immagini che dicono più di quanto l’immaginario comune ci fa arrivare quando si parla di stelle del pop in generale, e di artisti e musicisti di colore in particolare. Mi interessa sapere chi siano davvero, conoscere il loro modo unico di comunicare, i loro gesti, la loro visione sullo stile.

Ricorda un po’ il tuo stesso approccio allo stile, vero Isabella?

Penso che lo stile sia qualcosa che ognuno definisce autonomamente. È così che si trova il proprio stile, il modo in cui si desidera presentarsi nel dialogo con gli altri per dire “ecco chi sono, ecco come desidero che mi percepiate”. Lo stile è una vera e propria forma di conversazione, e avere una voce - una voce originale - è importante.

Isabella hai mai avuto paura del giudizio degli altri quando hai deciso di intraprendere una strada diversa?

Ho scoperto che con l’età si fanno sempre di più le cose che ci sembrano giuste per noi stessi, anche se non sembrano giuste a nessun altro. La nostra cultura mette un peso eccessivo sulle rughe e i lati negativi dell’invecchiare e spesso tralascia il fatto che l’età spinge le persone a essere più curiose e a seguire le proprie inclinazioni più liberamente. Man mano che passano gli anni si dà sempre meno peso a quel che pensano gli altri e sempre più importanza a ciò che ci emoziona.

Isabella Rossellini and Roberto

Un saluto affettuoso dai Rossellini.

Roberto pensi anche tu che tua madre sia diventata più libera e curiosa col passare del tempo?

Assolutamente. L’ho vista passare dalla vita metropolitana ad uno stile totalmente diverso qui in campagna. È diventata praticamente un’altra persona. Si è rimessa sui libri e dedicata alla fattoria, fa un lavoro importante per la biodiversità e il benessere animale. Questo è quel che desidera adesso ed è questa l’unica cosa che deve contare.

Pensi anche tu, Isabella, di essere diventata una persona diversa andando avanti con gli anni?

È possibile. Ma ho sempre trovato incredibilmente appagante l’alimentare la propria curiosità e sete di avventura nel senso di andare sempre alla ricerca di cose nuove nella vita. Non sono mai stata il tipo da sedermi, guardare e rilassarmi, e qui in fattoria la vita è piena di possibilità di imparare. La sicurezza per inseguire le mie curiosità, invece che la fama o la fortuna, è qualcosa che mi hanno trasmesso i miei genitori e con i miei figli cerco anche io di far sì che le cose siano sempre avventurose e coinvolgenti.

Testo: Oliver Hugemark

Foto: Kat Irlin